SAN MARINO. SULLA RIFORMA FISCALE E’ CRISI DI GOVERNO
Con le dimissioni dei Segretari di Stato Augusto Casali e Romeo Morri, a San Marino è crisi di governo. Il Nuovo partito socialista e i moderati hanno ritirato la delegazione di governo dandone comunicazione alla Reggenza al termine della riunione di un’ora convocata questa mattina, con il Partito democratico cristiano. Domani il Congresso di Stato e dell'Ufficio di Presidenza fisseranno una apposita convocazione del Consiglio grande generale da dedicare alla situazione politica.
Secondo il Movimento per San Marino, “si prospettano le alleanze più strane: la più probabile pare sia quella fra DC, PSD, AP e NS; tuttavia c’è chi nella DC lavora per imbarcare al posto di PSD il PS (Casali e Andreoli) per escludere AP, con una strizzatina d’occhio verso UPR o parte di esso”.
“Un vero e proprio ‘coup de theatre’ - secondo Noi sammarinesi – da parte di chi ha preso il Paese per una scena delle proprie commedie in un momento delicatissimo e di cambiamento”. Confermato il timore dell’associazione che “alcune forze politiche abbiano interesse a fermare o rallentare il processo di trasparenza, a rendere vano il percorso di moralizzazione nella politica, rendendo vano il lavoro della Commissione Nazionale Antimafia e del Tribunale”.
Alleanza popolare parla di “irresponsabilità di Augusto Casali e Romeo Morri che, ritirando la delegazione di governo e dimettendosi, compiono un atto grave e per giunta, al momento, non ancora motivato”. Atto grave perché con il “chiaro intento di interrompere i lavori consiliari facendo così saltare per aria la riforma tributaria e, di conseguenza, arrestando il percorso di uscita di San Marino dalla black list; limpido il tentativo di buttare dalla finestra il lavoro della commissione consiliare d’inchiesta a un passo dalla sua risoluzione; il gesto gravissimo produrrà anche l’interruzione del dibattito sulla questione morale”.
Secondo Sinistra unita “il Patto per San Marino seguendo a 3 anni di distanza Riforme e Libertà implode, perché quasi tutta la classe politica – Sinistra Unita esclusa – è disposta a tutto pur di stare al potere, perché l’importante è cercare di fermare il disvelamento delle nefandezze operate da questa classe dirigente. La dinamica politica è semplice, il PSRS ha rotto Riforme e Libertà, il PSD ha puntato sulla DC, la DC ha stretto senza Patto con il PSD dopo lungo travaglio ed il Patto è finito”.
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